Il corteo di Carlo V
Torna ad Elenco17/Gen/2017
L`11 Luglio di ogni anno è calendarizzata a Nicosia la celebrazione del passaggio di Carlo V a Nicosia, il cosiddetto "Corteo di Carlo V".
Cenni storici e tradizione
Carlo V, dopo la vittoriosa battaglia di Tunisi, al ritorno dalla città africana, il 16 Ottobre 1535 onorò Nicosia di una sua visita; accolto presso Porta Palermo dai giurati Ludovico Colonna, Giovan Battista Donguida, Annibale Maltisi e Lorenzo Salomone, al suo ingresso in Piazza San Nicolò de Plano, venne omaggiato dai rappresentanti delle famiglie nobili nicosiane, che allora dovevano essere i seguenti:
- Nicolò Alessi dei Baroni di Sisto, con la moglie Garita Muzzicato, e il figlio Gian Filippo con la moglie Betta di Trapani;
- Cavaliere Filippo Ansaldi con consorte e il figlio Simone.
- Bartolomeo Baldi e consorte.
- Gaspare Barone e consorte.
- Nicolò Cancellario dei Baroni di Vasta, e consorte, con il figlio Antonio, futuro arcivescovo di Messina.
- Gian Filippo Caprta e consorte, con il figlio Marcello di 5 anni.
- Francesco Caprini dei Baroni di San Bartolomeo e Cavalleria, con consorte.
- Carlo de Marchisio con consorte, accompagnati dal fratello Salimbenio, barone della Scaletta e stratigoto di Messina.
- Guglielmo Donguida dei Baroni di Montegrosso e consorte, accompagnati dal fratello giurato Giovan Battista.
- Nicolò Urso (de) con consorte.
- Blandano Falco (di) e consorte.
- Nicolò Antonio Fontana (La) con consorte.
- Giovanni Gussio con consorte
- Gian Filippo La Via con la sposa Farmella Nunziata, accompagnati dal fratello Filippo futuro Barone di Buterno e Grado
- Annibale Maltisi con consorte.
- Filippo Nicosia con consorte, e con i figli Antonio (futuro Barone di Sangiaime e del Pozzo) e Nicolò (futuro Sindaco di Nicosia nel 1540).
- Giovan Francesco Provenzale con la prima moglie Agata Statella e Caruso (la seconda moglie sarà Agata Gravina e Gravina, figlia del barone di Palagonia).
- Filippo Riccio con consorte.
- Nicolò Sabia dei Baroni di Malpertuso e San Basile, con la consorte Francesca.
- Lorenzo Salomone con consorte.
- Silvestro Testa con consorte.
- Vincenzo Ventimiglia con consorte.
- Calogero Speciale con la sposa Venera Cavalerio; egli fu insignito da Carlo V del titolo di Cavaliere del Cingolo Militare.
Il sovrano fu ospitato per due giorni nel palazzo del milite regio Gian Filippo La Via: per tale ospitalità, il Palazzo ottenne il privilegio dell’immunità, come se fosse Sacra Chiesa; inoltre, il sovrano insignì Gian Filippo La Via del titolo di Regio Milite, Cavaliere Imperiale dello Sperone d’oro e Domestico della sua corte.
Il Palazzo del La Via (detto l’Osteri per la sua grandezza) era limitrofo ad una delle porte di ingresso alla città, la cosiddetta Porta della Fera, collocata sotto l`attuale chiesa di San Calogero.
Carlo V, prima di partire per Randazzo, tenne parlamento seduto su una sedia di legno (che ai nostri giorni si conserva ancora nella basilica di Santa Maria Maggiore) sormontata da un’aquila bicipite e con stemma che ritrae il sovrano, dove inciso si legge il seguente distico: Sacellum hoc in quo sedit V Carolus Romanorum Imperator in ipsius honore extruxit civitas Costanti.ma quod vetustate deruptum refici curarunt spet. Ioannes Georgius Alessius Hetor La Porta Bartholomeus de Bartolo et Ioannes Vincentius Barone Iurati an. Dom. 1644 (anno cioè in cui fu poi restaurata la sedia). Nella cornice della spalliera, in basso e a dx, si legge inciso anche il numero romano MDXVIII, probabilmente in riferimento alla data di costruzione della sedia (quindi antecedente alla venuta del sovrano a Nicosia).
Nicosia, avendo accoltocon entusiasmo il sovrano, ebbe in cambio (... soprattutto grazie i Graziosi Donativi) la conferma degli antichi Privilegi posseduti dall`Universitas.