Contrada Vaccarra
Contrada Vaccarra (di cui fa parte anche C/da Casalini), allusiva all`allevamento bovino, identifica una fertile vallata a nord-ovest di Nicosia, esemplare per la storia dell`insediamento medievale: divenuta priorato degli ospedalieri di S. Giovanni di Gerusalemme nel 1147, conserva nel fondovalle la rustica chiesa della Madonna delle Grazie, a navata unica con ingresso laterale. L’insediamento contadino, di natura appunto trogloditica, era più a monte sotto lo Schino della Croce ed è menzionato nel 1195 e nel 1199 come "Casale S. Petri de Vacaria".
La contrada è disseminata di ipogei sepolcrali nei suoi costoni rocciosi, quali il complesso rupestre di “Acqua Lonfana” (per la presenza di una fonte di acqua perenne profumata) dove per tradizione insisteva la chiesa rupestre di S. Pietro, Costa Pidocchio, «grotte dei Saraceni», grotta «delli Sanguli» e Rocca Cuba.
In C/da Casalini Sottana si ipotizza fosse localizzata l’antica città di Imachara, ricordata da Cicerone nelle Verrine (Libro III, 47) come uno dei centri della Sicilia centrale ricchi di campagne fertili, insieme ad Herbita, Henna, Murgentia, Assorus e Agyrion; nella contrada si osservano i ruderi di tre antiche chiese: 1) la chiesa di San Nicolò delli Greci; 2) la chiesa di San Costantino; 3) la chiesa di Santa Maria.