Come riferisce el Idrisi, geografo del Conte Ruggero, Niqùsin (Nicosia) nel 1062 è una fortezza araba con castello, assediata dai Normanni; la rupe del castello è disseminata di grotte.
Dalla stessa fonte apprendiamo anche dell`esistenza del sobborgo corrispondente al quartiere di S. Maria con i rioni di Santa Nicolella e del Vaccarino.
Il limite dell`abitato a valle era segnato dalla Porta Abbia e lasciava fuori l`attuale zona di Piazza Garibaldi, adibita a sepolcreto islamico e poi urbanizzata, a partire dal XII secolo, nel quartiere di S. Nicolo del Plano.
Lo sviluppo urbano del paese è poi legato nella periferia dell’abitato all`insediamento benedettino, intimamente associato alla colonizzazione lombarda.
Ad Est si sviluppa il quartiere di S. Michele che, con destinazione artigianale (concerie), appartiene nel 1137, come casale suburbano, ai benedettini di Lipari-Patti (Pirro 774) principali fautori della colonizzazione lombarda della Sicilia.
Ad Ovest, il quartiere del SS.mo Salvatore con la sua chiesa sono donati nel 1204 ai benedettini di S. Maria Latina d`Agira; nel XIV sec., l`espansione dell`abitato verso ovest si attesta su Rocca Palta, alta guglia rocciosa perforata da grotte, che entrava a far parte del sistema difensivo urbano, costituendo il rione rupestre di S. Andrea.
Contemporaneamente si creavano i quartieri bassi di S. Agata e della Giudecca lungo la periferia meridionale dell`abitato, legati alle concerie e caratterizzati da ambienti scavati nella roccia.
Come ci ricorda il prof. Trovato, nel tardo medioevo Nicosia era circondata da mura, nel cui perimetro erano collocate le seguenti otto porte (sette perimetrali ed una interna) di accesso alla città:
a) Porte perimetrali: Porta Abbìa, Porta di Sant`Erasmo o Porta Consiglio, - Porta del Terrascone, Porta d`Aquila, Porta Mistretta, Porta Palermo, - Porta della Fera
b) Porta interna - Porta di mezzo (divideva il quartiere di Santa Maria da quello di San Nicolò).
L`ulteriore sviluppo urbanistico verso ovest tra XV e XVII sec., fino all`altura della Colletta, è legato agli insediamenti monastici (Francescani, Carmelitani, Paolotti), estendendosi fino al complesso rupestre di San Cono.