La costruzione, autorizzata nel 1480 dall`Arcivescovo di Messina Pietro de Luna, nel sec. XVII fu sede della Congregazione degli Artisti.
Il portale d`ingresso, rialzato rispetto al piano stradale, è sostenuta da due artistiche scalinate, mentre il campanile laterale è abbellito da una antica meridiana;a destra del portale, in una grande nicchia, si può osservare un affresco del santo titolare di autore ignoto. L`interno è a due navate e consta di due parti poste a diverso livello. La parte più antica ha tre archi a doppio sesto, poggianti su pilastri quadra¬ti che rivestono le colonnine originarie.
La parte più recente (risale al 1600) era divisa da ampie arcate ad unico raggio, sostenute da colonne snelle con fusto a scanalature e ricchi capitelli corinzi, e possedeva un monumentale altare barocco: ma in questi ultimi anni esso è stato distrutto, gli archi sono stati abbattuti, così come le colonne del `500.
Ai giorni nostri la chiesa conserva gli archi gotici, una grande tela del nicosiano Nicolò Mirabella (con dipinta la Circoncisione di Gesù) e un calice gotico datato 1592.
Sopra questa chiesa sorgeva l`Oratorio della Pace, i cui aggregati si dedicavano a comporre i dissidi fra i cittadini, ad aiutare i carcerati e le famiglie bisognose. Il Provenzale, nel suo manoscritto inedito, scrive che l`imperatore Carlo V, durante il soggiorno a Nicosia nel 1535, frequentò l`Oratorio e lo arricchì di privilegi.
G. D`Urso