Annessa al grande convento dei frati Cappuccini (da essi costruito nel 1604), la chiesa è dedicata a S. Maria degli Angeli, e conserva tesori d`arte di grande valore, fra cui:
- un tabernacolo in legno intarsiato in madreperla (attribuito a P. Bencivinni);
- Lucia e S. Barbara (tele del gangitano G. Vazzano)
- Deposizione della Croce (tela di N. Mirabella – 1600)
- Morte di S. Francesco (tela di N. Mirabella – 1614)
- due tele di padre Bonaventura di Nicosia;
- alcuni messali francescani del 1600 e del 1700;
- due statue-modello del Quattrocchi ( Nicola e Cristo risorto)
Di fronte la chiesa citata, si erge la rupe di San Cono (o Sant`Iconio), lungo i cui fianchi sono presenti numerosi ingrottati di pianta e dimensione diverse, con annessa una antica chiesa; la struttura planimetrica del complesso è tale da far pensare ad un insediamento eremitico: infatti il luogo, immerso tra selvose colline, era in origine lontano dal nucleo abitativo di Nicosia.
La rupe prende il nome dalla omonima chiesa racchiusa nel luogo più ampio del complesso: nei resti dell`abside dell`unico altare ancora visibile, si osserva un affresco (in gran parte deteriorato) raffigurante una Madonna con Bambino (foto di F. Costa).