Francesco Maria Testa, figlio primogenito di Giuseppe Testa, e Militello e di Elisabetta Falco, e Rocca, nacque a Nicosia il 2 Maggio del 1704 e venne battezzato in San Nicolò il successivo 11 Maggio.
Da giovane, assieme al fratello Alessandro, sotto la guida del padre carmelitano Pasquale, studiò grammatica e retorica a Nicosia dove nell’anno 1715, a soli 10 anni, dimostrò le sue doti componendo una orazione panegirica nell’Oratorio della Pace in occasione della solennità dell’Ecce Homo.
Nell’Ottobre del 1718 si trasferì a Palermo, dove studiò Legge e fece apprendistato nello Studio Legale di Santo Collis; si laureò nell’una e l’altra legge a Catania e iniziò la professione di avvocato.
Viaggiò molto per l’Italia (Roma, Pisa, Siena, Padova, Bologna, Ferrara, Venezia, Genova) e, a Milano, fu ospite del Gran Cancelliere siciliano Francesco Perlongo (o Perlungo).
Ritornato in Sicilia, intraprese la carriera sacerdotale e studiò la disciplina ecclesiastica; assieme al fratello Alessandro, frequentò a Messina l’archimandrita (e poi cardinale) Silvio Valenti Gonzaga.
L’11 Agosto 1735 venne nominato Canonico della Metropolitana Chiesa di Palermo.
Nel 1737 venne nominato Giudice Ecclesiastico del Concistoro.
Nel 1744 fu eletto Promotore Fiscale della Suprema Inquisizione di Sicilia.
Nel 1748 venne consacrato Vescovo di Siracusa
Nel 1753 viene nominato Arcivescovo di Monreale.
Il 20 Aprile 1754 venne eletto Inquisitor Gente della Suprema Inquisizione.
Nel 1762 venne eletto Capo del Braccio Ecclesiastico del Parlamento.
L’11 Agosto 1735 venne nominato Canonico della Metropolitana Chiesa di Palermo e, nel 1737, Giudice Ecclesiastico del Concistoro. Nel 1741 pubblicò i Capitula Regni Siciliae.
Nel 1744 fu eletto Promotore Fiscale della Suprema Inquisizione di Sicilia.
Nel 1748 venne consacrato Vescovo di Siracusa e, nel 1753, Arcivescovo di Monreale.
Il suo legame affettivo con Nicosia lo spinse sovente a far ritorno al suo paese natìo:
- nell’agosto del 1753 presenziò alle cresime in San Nicolò;
- il 19 Maggio 1754 vi ritornò per una messa pontificale nel giorno festivo della SS. Spina di Cristo;
- nell’Agosto del 1759 presenziò alle nozze fra Maria Testa sua nipote e il barone Saturnino Alessi di Sisto, battezzò un figlio di Guglielmo Salomone e di Eleonora Speciale e, essendo sua sorella Anna Testa abbadessa di Santa Domenica, consacrò la chiesa del Monastero.
Francesco morì il 17 Maggio 1773 a Monreale, mentre stava per completare l’ultima sua opera storica De vita et rebus gestis Federici II, Siciliae Regis (poi pubblicata nel 1775 da Gregorio Speciale, con prefazione di Nicolò Chafallon, arcivescovo di Messina); fu sepolto nella cappella di San Benedetto della Cattedrale di Monreale e il monumento funebre fu realizzato da Ignazio Marabitti, lo stesso che realizzò quello per Alessandro a Nicosia.
Sue pubblicazioni:
- nel 1735 pubblicò la Relazione delle feste in Palermo per l’incoronazione di Carlo III.;
- nel 1741 pubblicò i Capitula Regni Siciliae.
- nel 1743 scrisse Brevi ragionamenti sopra la dignità, ed obblighi dello stato ecclesiastico;
- nel 1743, in occasione della peste che colpì Messina, pubblicò la Relazione storica della peste che attaccassi in Messina nel 1743;
- nel 1762pubblica la Descrizione delle feste fatte nella città di Monreale;
- nel 1769 pubblicò De vita et rebus gestis Guglielmi II Siciliæ Regis;
- nel 1773, anno della sua morte, la citata De vita et rebus gestis Federici II Siciliæ Regis.