Il Palazzo Caprini e Russo, sito in Nicosia in via F. Salomone n. 64, è di proprietà degli eredi di Maria Elvira Russo in Lo Iacono; esso sembra essere stato costruito (nell’impianto originale) intorno al 1557 (e l’origine cinquecentesca del palazzo è dimostrata da alcuni particolari architettonici tardo-rinascimentali presenti nell’impianto, nel portale d’ingresso, nelle mensole e nelle mostre dei balconi, e nella loggia del cortile) e poi restaurato una prima volta nel 1747.
Dopo la frana del 1757 ( "a` lavanca"), durante la quale venne trascinato a fondovalle anche il ... il palazzo Caprini, nel quale venivano alloggiati i Sovrani quando transitavano per Nicosia…” (Nicosia Diocesi, Padre Gioco, pag. 88), il palazzo fu subito ricostruito e poi definitivamente consolidato nel XIX secolo.
L’esterno è massiccio e rustico con pietre a vista cucite con schegge di mattoni di cotto rosso, come si usava nel Settecento; si notano riferimenti gotici nei fasci di colonnine e nei capitelli con foglie d’acanto; sul portale campeggia lo stemma delle famiglie Russo (una cometa) e Caprini (una capra).
All’interno, nel piano nobile, vi sono i saloni delle feste: il soffitto del primo salone è decorato con delicati stucchi i cui colori richiamano quelli del pavimento, quello del secondo salone è invece realizzato a stucco con inserti affrescati che raffigurano scene bucoliche ed al centro San Nicola tra gli angeli.
Altri elementi settecenteschi si possono riscontrare nell’ammezzato, dove si accede da un portale rialzato su tre gradini, collocato sul lato sinistro dell’atrio.
Attualmente il palazzo è abitato dalla cameriera della deceduta signora Russo, che ha disposto nel testamento, l’usucapione; altri locali sono dati in affitto (A. Campione, Nicosia, Palazzo Russo-Caprini, 1996).