Engio, fondata "...su di una rocca con ai piedi limpida fonte" da coloni Cretesi (secondo la mitologia fu fondata dai soldati di Minosse), provvista di mura, porte e teatro, fu sede di uno dei templi più famosi della Sicilia, quello dedicato alle Meteres.
La sua posizione è descritta da Diodoro Siculo: Agira, che aveva fornito le pietre per la costruzione del tempio, distava da Engio 100 stadi (cioè circa 18 km), da percorrere per una strada impervia.
Considerata tale distanza, Engio potrebbe identificarsi:
- con Nicosia: medaglie con le Dee Madri sono state trovate in passato a Nicosia (ed attualmente sembrano essere conservate a Palermo), e la distanza e il sito sembrano coincidere con la descrizione di Diodoro;
- con Troina: distanza e sito sembrano coincidere, anche in questo caso, con la descrizione di Diodoro;
- con Monte Altesina: la sommità del monte è occupata dai resti di un abitato costituito da edifici in pietrame a pianta quadrangolare, posti su terrazze della cima maggiore, e da una zona di abitato che sfrutta direttamente la pietra per ricavarne vani; nella vetta più alta (quella che guarda a sud), gli allineamenti di muri si infittiscono; ai lati delle terrazze della vetta, diverse aperture fra i grossi muri permettono la vista di un ampio panorama; si notano altresì silos, cisterne, una scala elicoidale intagliata nella roccia, diversi locali con aperture “panoramiche”, e muri con scanalature dove venivano appoggiate le travi delle coperture.