Nicosia è conosciuto, fra gli altri epiteti, come “il paese dei due Cristi”, in riferimento alla presenza dei due Crocefissi collocati nelle due basiliche di Nicosia: il “Padre della Provvidenza” nella Cattedrale e il “Padre della Misericordia” nella basilica di Santa Maria Maggiore.
La processione diversificata dei due Crocifissi traeva origine dall`antica faziosità che esisteva fra Mariani e Nicoleti, che si contendevano la supremazia delle chiese di appartenenza, e che durò partendo dal tardo-medioevo per diversi secoli; in occasione del Venerdì Santo, i due Crocifissi venivano portati in processione separatamente nei quartieri di pertinenza delle due chiese (il confine tra i due quartieri era segnato in basso dal “Piliere”, nell’attuale Piazzetta Leone II, all’imbocco di via Francesco Salomone, e in alto dalla cosiddetta “Porta di Mezzo”, nella zona della chiesa di S. Giuseppe e del convento di Santa Domenica: il Crocifisso di San Nicolò veniva portato in processione nella parte bassa della città e, quello di Santa Maria Maggiore, percorreva invece i quartieri alti di Santa Maria e la sottostante zona di San Michele).
I due Crocifissi non potevano oltrepassare il proprio quartiere di appartenenza, senza provocare liti, questioni e reazioni gravi, e l`un Cristo era ovviamente vilipeso dai fanatici partigiani dell`altro.
Le processioni si svolgevano in modo disordinato e quasi senza la partecipazione del Clero, come in un`esaltazione tumultuosa e fanatica in cui il popolo, sollevando il baialardo sul quale veniva piantata la Croce, prendeva possesso del Crocifisso che, fra la festosità, le implorazioni e le grida dei fedeli, portava in giro per le vie fino al ritorno nella chiesa di riferimento.