
Il Corpus Domini, che rievoca la sacra cena di Cristo nell’Eucarestia, viene celebrato il giovedì della 2° settimana dopo la Pentecoste.
Ai giorni nostri la tradizione è poco sentita dai fedeli, ma fino al secolo scorso la processione del Corpus Domini partiva sul far della sera dalla cattedrale, preceduta dalle 24 Confraternite, smaglianti di colori e di luci fra i canti religiosi e il suono dei tradizionali tamburi, seguendo un lungo percorso lungo le vie del paese.
Le case dove passava la processione erano addobbate con drappi e lumi, e la strada percorsa era punteggiata con ceri accessi, portati dai confrati, e profumata di fiori e fumi d`incenso, dando nella notte un profondo senso di misticismo. Il Vescovo attendeva la processione nella chiesa del monastero di Santa Domenica dove rilevava il SS.mo, e dopo la benedizione impartita alle monache, continuava il percorso fino alla vetusta chiesa di S. Francesco d`Assisi, che si addobbava di tutto il suo fasto, specie nell`altare dell`Immacolata.
I Macellai, per la ricorrenza, avevano una loro curiosa tradizione illuminando la loro via con grandi cerchi di ferro a diversi piani concentrici in modo da formare grandi coni sui quali appoggiavano migliaia di conchiglie di lumache che ripiene di olio e con lucignoli fungevano da lucerne tanto che nel gergo tale luminaria era detta dei "crastatoi". Quando la processione giungeva in piazza, c`era "a stregata du pallio", prerogativa un tempo dei confrati del S. Monte e poi da quelli di S. Giovanni Evangelista.