Primogenito dei sei figli di Mariano La Via (deputato nazionale e fondatore del periodico l`Eco dei Monti di Nicosia), Vincenzo nacque a Nicosia il 28 genn. 1895; studiò filosofia all`Università di Roma alla scuola del filosofo G. Gentile. Il Nostro cominciò la sua carriera come professore nei licei (a Cosenza, Assisi, Varese e Genova) e, nel 1925, ottenne la libera docenza. I primi incarichi universitari di docente in storia della filosofia lo portarono prima a Genova (1932) e poi ad Urbino.
Nel 1940 vinse il concorso e divenne professore ordinario di filosofia teoretica a Messina, dove si trasferì e insegnò sino al 1956, dapprima presso la facoltà di magistero (filosofia e per incarico pedagogia), di cui fu preside dal 1946 al 1956, e in seguito, per incarico, presso la facoltà di lettere e filosofia (filosofia teoretica); chiamato quindi a Catania nel 1957, vi insegnò filosofia teoretica presso la facoltà di lettere e filosofia e, per incarico, pedagogia (anche a magistero) sino al termine della carriera universitaria nel 1965.
Riconosciuto come uno dei più valenti filosofi del suo tempo, tra i suoi scritti si annoverano: L`idealismo attuale di G. Gentile (1925); L`autocritica dell`idealismo (1932); Dall`idealismo al realismo assoluto (1941); Idealismo e filosofia (1942); L`idealismo e il conoscere fondante (1965); Coscienza e metafisica (1966); La restaurazione rosminiana della filosofia (1966).
Vincenzo La Via si sposò con la pugliese Carmela Carbone (originaria di Trani), con la quale ebbe sei figli: Mariano Francesco (ricercatore di Genetica a Chicago), Luigi (Prof. di Filosofia a Catania), Francesco (vive con la figlia Patrizia a Roma), Paolo, Nicola e Giuseppe; morì a San Gregorio di Catania il 30 luglio 1982.