Giuseppe Velasco (1750-1827), figlio dei palermitani Fabiano Ugo de Velasco e Anna Rodriguez, cambiò il suo cognome per vanità in Velasquez, il famoso pittore spagnolo. Fu allievo del Tresca e del Mercurio, ed ebbe un’intensa collaborazione col Marvuglia.
A Palermo decorò palazzo Belmonte Riso, la Chiesa di S’Antonio di Padova, l’Orto Botanico, la villa Belmone, la villa Valguarnera (a Bagheria), la grande sala del Parlamento al Palazzo Reale, la Casina Reale di Ficuzza. Sue opere si trovano in numerose chiese di Sicilia.
A Nicosia, per gli altari della chiesa di San Biagio, tra il 1772 ed il 1775, dipinse cinque pregevoli tele raffiguranti:
1) San Biagio che guarisce un ammalato di gola;
2) Estasi di Santa Scolastica;
3) Martirio di San Placido e dei suoi compagni;
4) Presentazione di Gesù al Tempio.
5) San Benedetto che abbatte la statua di Apollo.
Nel Duomo di Nicosia, collocata in fondo al presbiterio, si trova la sua maestosa tela della Resurrezione.