Dopo la conquista normanna di Sicilia, alcuni "municipia" (Città e Terre), in genere quelli con posizione territoriale strategica, vennero ascritti al regio demanio; tali centri (il 10% del totale), dipendevano direttamente dalla Corona e godevano di maggiore autonomia potendo, in caso di abusi da parte degli amministratori, esercitare il diritto di ricorrere alle autorità superiori regie, anche grazie a proprie consuetudines loci di cui godevano; i loro ... cittadini per deliberare delle cose pubbliche poteano radunarsi in consiglio, e tali adunanze avvenivano inizialmente nelle chiese principali (le matrici).
Nicosia dovette ben presto diventare "comune demaniale" perché, come riferito dallo storico H. Bresc, la funzione strategica del suo castello, limitrofo alla più importante trazzera regia dell`entroterra siculo, impose da subito l`alleanza diretta con la Monarchia, alleanza poi ratificata definitivamente dai sovrani svevi.
Infatti Federico II, convocandola come tale al Parlamento di Foggia del 1240, eleverà Nicosia a “Civitas Demaniale” con l`epiteto di "Costantissima", e le donerà il pheudum di Pietra d’Asgotto per ... li serviigi prestati dalli Nicosiensi all`Imperatore Errigo suo padre, all‘Imperatrice Costanza sua madre, ed anche a Lui.
Come riferisce lo storico R. Gregorio (Considerazioni sulla storia di Sicilia …), nel Parlamento di Foggia del 1240 Federico II di Svevia radunò per la prima volta i rappresentanti dei “Comuni demaniali”: tra essi, il primo nominato fu Palermo, seguito da Nicosia, Trapani, Castrogiovanni, Piazza, Caltagirone, Lentini, Agosta, Siracusa, Catania e Messina.