Il Rinascimento a Nicosia trova come protagonisti, con le loro sculture marmoree, Francesco Laurana e, soprattutto, Antonello Gagini con i suoi allievi.
Le opere sono collocate nelle chiese del Carmine, di S. Agata e di S. Michele Arcangelo, nonché nelle due principali basiliche, quella di Santa Maria Maggiore e l’altra di S. Nicolò.
All’interno della basilica di Santa Maria Maggiore è collocata una statua della Madonna attribuita a Francesco Laurana, ma soprattutto vi si ammira il capolavoro di Antonello Gagini: la Cona marmorea, enorme polittico dedicato alla vita della Madonna, proveniente dall’originaria chiesa, dove era stata collocata nel 1512.
Altre opere di Antonello Gagini sono collocate nel duomo di San Nicolò; in particolare vi si osserva un Trittico (che raffigura Cristo fra la Madonna e il Battista, il Fonte battesimale dove è rappresentato il Peccato Originale, collocato davanti ad un pannello marmoreo opera di Mancino e Vanello, allievi del Gagini, che frequentarono Nicosia fra il 1497 e il 1499) e il Pulpito marmoreo ottagonale.
E’ attribuito ad Antonello Gagini anche il Gruppo marmoreo dell`Annunziata, collocato nella chiesa del Carmine.
Alla scuola del Gagini e ai suoi allievi, sono ancora da ascrivere il Portico del Duomo, del 1489, con sei colonne in marmo che reggono archi a sesto acuto, scolpite da Gabriele Di Battista e Andrea Mancino; la statua di Sant’Agata, in marmo bianco di Carrara, collocata nell’omonima chiesa ed attribuita ad Andrea Mancino; la Madonna della Vittoria nel Duomo, anch’essa probabilmente del Mancino.